Il muro racconta
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...metallico lunga una decina di metri, diversa dal resto del manufatto di pietra, con cui si raccordava a nord e a sud. Era affascinante, ora che era completamente allo scoperto, osservare questo lungo serpente di pietra svolgersi lungo il bordo dell'altopiano per chilometri. Al suo centro il tratto lucido rifletteva i raggi del sole che si muoveva verso l'orizzonte sull'Oceano Pacifico. Non appena i tecnici gli diedero il via libera, Rodríguez si avvicinò con prudenza e si mise a esaminare la superficie metallica del muro, spesso in quel punto una cinquantina di centimetri. Incisi nel metallo erano visibili dei segni indecifrabili, una serie di disegni e iscrizioni in piccoli gruppi qua e là, senza alcun ordine apparente. Non sembrava un messaggio scritto perché – valutò il professore – non aveva l'aspetto di sequenze di parole o numeri. Sembravano piuttosto dei graffiti, del tipo che gli innamorati incidono su un albero o una panchina per consegnare i loro sogni e il loro amore all'eternità. Sorridendo di questa impressione, Rodríguez appoggiò la mano sul muro per seguirne le incisioni e la ritrasse immediatamente guardandosi in giro allarmato. Una serie di suoni, di parole incomprensibili e dall'accento armonioso e quasi musicale, era echeggiata ... [segue »]
Composto lunedì 15 luglio 2019
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