Giuro di dire la Verità
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...quelle che appestano i miei ammorbati testicoli, vi venisse una cancrena al culo, luridi stronzi".
Gridai quasi senza accorgermene.
Non mi è mai piaciuto avere amici.
Avevo una amica, mia sorella maggiore.
Poi è morta, il padron Destino l'ha chiamata a se dopo un malanno.
Era bella.
Oh come era bella, aveva gli occhi pari al buio fondale marino, quando guardava con il suo dolce sguardo anche la più iraconda delle creature rimaneva estasiata.
I capelli poi, come il grano di luglio quando viene tagliato e spruzza il suo acre profumo per tutta l'area di montagna.
E la sua voce...
"Porca puttana laida e vacca dove cazzo sono?"
Ripetei a tono alto... o forse gridai a voce piena?
Correndo incessamente tra l'erbaccia.
"Non importa"
Stavo dicendo, la voce di Marina era come il secondo concerto di Rachmaninov suonato da tutta l'orchestra di Vienna, niente era anche solo paragonabile alle note che da lei, come dal piano del maestro, uscivano e si espandevano a tutti gli altri immondi esseri.
Sciocchi, nulla facevano ne potevano fare per meritarle.
L'amavo, eccome se l'amavo, ma come tutti sanno il Destino è un essere che concede quei brevi istanti di gioia con il segreto obbiettivo di rubarli nell'istante ... [segue »]
Composto sabato 9 gennaio 2010
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