Il bacio della rosa
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...avviarmi in casa...
Così mi rifugiai in biblioteca, misi due ceppi di castagno nel camino e caddi senza energie sulla grande poltrona di quercia e tessuto damascato su cui spesso si riposava Joel, ed io nelle sue braccia.
E ora sono qui, Diario.
La scorsa notte sono state ore drammatiche, non mi nutro da due giorni e so che le energie mi stanno venendo meno, ma non importa, non ho un bisogno impellente di sangue, per ora sto bene, e voglio continuare a scrivere.
Ormai non ho più lacrime da versare, sono finite... incredibile a dirsi, vero?
Ma è così, e Dio solo sa quanto ancora vorrei piangere, gridare e urlare e sfogare il mio infinito dolore, lasciar scorrere sul mio paonazzo viso lacrime calde e salate... ma non posso, il mio corpo e il volere della mia mente sembrano ormai due cose completamente distaccate, non più in armonia.
Una sola cosa piange ancora: il mio cuore.
Quello no, non ha smesso di soffrire, al contrario, ogni volta che torno agli avvenimenti di poche ore fa il dolore si intensifica, così tanto da non poter più sopportare la mia Non Vita.
Oh Joel, Joel! Perché l'avete fatto? Non dovevate, non dovevate ... [segue »]
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