Jack Green
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...che tutto quello che ci dicemmo al bar, erano state solamente parole buttate cosi, fiato sprecato, niente fatti. Credevo che mi avrebbe preso in giro.
Passarono quattro giorni forse anche di più è ancora niente di Kate, non sapevo cosa fare, la notte pensavo solamente a lei, a quell'incontro che il destino ha voluto metterci in serbo, la mattina seguente mentre facevo colazione lessi un giornale, non era di mia abitudine leggere un giornale, non so perché ma mi ritrovai quel giornale sul tavolo e lo lessi... chissà altro segnale del destino? Cominciai a sfogliare il giornale fino a quando nella cronaca nera intravedo un articolo di tre giorni fa con scritto famiglia intera si schianta a 300 km allora per un malfunzionamento della macchina, tra i nomi dei morti, intravedo il nome di Kate con una sua foto.
Giuro che nello stesso istante volevo morire, piangevo, calciando cosi forte l'armadio che lo ruppi... perché? Perché? Urlai non potevo crederci, quel vecchio dolore che avevo dentro di me e che solamente Kate riuscii a toglierlo ritorno in me, sembrava quando era morto mio padre. Non decisi mai di vedere il corpo di Kate, ma questa volta decisi di andarla a salutare come non feci con mio padre, di tanto in tanto la vado a trovarla nel cimitero di Bilston dove Kate viveva.
Non ho niente che mi ricorda di lei, dell'incontro al bar, lei vive solamente nel mio cuore, il suo dolce profumo, i suoi occhi tutto scolpito nel mio cuore.
Oggi mi chiedo forse quella signora aveva ragione che un giorno questo dolore mi sarà veramente utile.
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