Un'ora di passione con un trans terrorista
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Il brizzolato Pompelio cercava parcheggio nel vicolo "del buon ricordo", dietro il bar delle Gine, dove aveva da cinque minuti consumato la colazione. Era il secondo giro intorno all'isolato e la fortuna che aiuta i forti in spirito e un buon conto in banca glielo liberò. La banca Commerciale era due passi più avanti. Si stava aggiustando il nodo della cravatta dopo aver parcheggiato con cura la fiammante Bmw, quando un tocco sul vetro lo fece guizzare. Il radioso palesarsi di un sorriso lo trattenne da aprire la portiera. Una mora gli parlava ovattata attraverso lo scuro cristallo foto-cromatico. Abbassò il finestrino. La bella mora gli chiese gentilmente l'ora, alla quale dette un preciso riscontro inquadrandola senza indugio dal suo rolex d'oro. Kybda si trattenne all'immediata risposta e si informò di una tale società assicurativa. Dopo un breve scambio s'allontanarono in macchina; ma non aveva fatto che un centinaio di metri Pompelio, incuneando la biemme tra la chiesa sconsacrata del buon Gesù e la piazza ai caduti, dove un enorme schermo tv pieno di bottoni colorati ne avrebbe di lì a poco bloccato l'accesso al traffico. Addetti ai lavori erano all'opera, bardati di tutto punto per il freddo pungente. Sistemavano ... [segue »]
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