Scritto da: BlueAsh

Sigarette


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Donna veniva tutti I mercoledì sera nel nostro nascondiglio segreto per portare delle sigarette a papà; il pacchetto però non durava tutta la settimana e spesso, quando mandava giù la figlia a portarci un pezzo di pane secco e una ciotola di Dhall, papà si arrabbiava con lei, gridando che lui voleva le sue sigarette e che era disumano lasciarlo così, in astinenza. Io odiavo quando urlava contro Leela, che spaventata, lasciava per terra il piccolo vassoio di plastica bianca e correva via, senza rimanere a giocare con me. Io e Leela infatti giocavamo molto insieme, anche se lei era figlia di Donna e a papà non piaceva. Le insegnavo a costruire le case con I mozziconi delle sigarette che papà lasciava a terra. Bastava un po' di saliva e la mano ferma per riuscire a mettere su non solo piccoli rifugi, ma anche alberi un po' spogli e minuscoli omini secchi secchi. Lei in cambio mi raccontava quello che imparava a scuola, come erano le maestre e I suoi compagni. A me mancava il banco di legno traballante, l'odore del gesso sulle mani e le riunioni clandestine al cestino con la scusa di appuntare le matite. Mi mancava tutto ... [segue »]
Composto domenica 5 aprile 2020

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    Scritto da: BlueAsh
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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