L'ombra di me
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...Sara pensò che forse avrebbe dovuto sedersi anche lei con loro, eppure... doveva fare qualcosa. Fu un attimo, ma si sentì trapassare. Era come un'ombra che veniva calpestata. Si voltò verso l'uscita della chiesa. Fabio si stava precipitando fuori. Sara percepì che era sconvolto, fuori di sé. Come aveva potuto scordarsi di lui? E pensare che avrebbero dovuto vedersi, la sera scorsa. Il suo spirito si era presentato ugualmente all'appuntamento. Era sempre stata puntuale ed efficiente, lo ero rimasta anche da morta. Capì che doveva raggiungerlo, capì che aveva bisogno di lei. Chiuse gli occhi istintivamente e quando li riaprì era seduta nella cinquecento bianca di Fabio, nel posto accanto al conducente. Il suo ragazzo era al volante e cercava di soffocare le lacrime, pulendosi gli occhi con il palmo della mano. Il volto era cereo, le labbra pallide e tirate. Gli indomabili capelli castani erano più arruffati del solito. Non lo aveva mai visto così... mai. In due anni insieme non lo aveva visto versare neanche una lacrima. Erano una bella coppia, loro due. Sempre a litigare e a stuzzicarsi, ma con una gran voglia di far sempre pace, di baciarsi per ore e ore, perdendosi l'uno negli occhi ... [segue »]
Composto lunedì 30 giugno 2014
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