Scritto da: Adriana Romanò

L'ombra di me


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...di colpo. L'aveva sentita, finalmente!
Fabio si voltò verso di lei, il volto più bianco del suo.
"Sono già morto?" Domandò dopo qualche istante, rivolgendosi più a se stesso che a lei. Sara scosse la testa e si lasciò scappare un sospiro di sollievo.
"Ti ho fermato in tempo, razza di deficiente! Sai che spavento mi hai fatto prendere!"
"Sara... sei davvero tu?"
"Testa di cazzo!"
"Sì, sei davvero tu."
I lineamenti del viso di Fabio si rilassarono visibilmente e il ragazzo cercò di sfiorarle una guancia. Avrebbe voluto dirle qualcosa, qualsiasi cosa. Ma lei lo precedette.
"Sono venuta ad accertarmi che questo cuore..." mormorò, appoggiandogli una mano sul petto, "... continuasse a battere. Voglio che tu viva, intesi? Devi vivere anche per me, Fabio."
"Senza di te..." sussurrò lui con gli occhi arrossati e pieni di lacrime. Sara annuì solennemente.
"Non è stata colpa mia, non è stata colpa tua. Era arrivato il mio momento, tutto qui. Non siamo noi a fare le regole, Fabio. E di certo non pretendo di conoscere i piani del pezzo grosso là sopra, anche se magari due paroline gliele direi..." ridacchiò Sara strizzandogli l'occhio. Fabio, suo malgrado, sorrise. Lei era sempre la stessa, anche ... [segue »]
Composto lunedì 30 giugno 2014

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    Scritto da: Adriana Romanò
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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