Scritto da: E. Stillo

La follia di questo tempo


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...aveva un dialogo assiduo, continuo, si sentiva provocato costantemente e tuttavia cercava di patteggiare, gli chiedeva di risparmiarla, di prendere lui al suo posto ma niente andava come voleva.
Faceva sempre più fatica a respirare e lo aveva implorato di chiamare aiuto, di far intervenire l'assistenza sanitaria, chiedeva un'ambulanza ma lui non voleva saperne... fu allora che si era sentito chiamato a liberarla, liberare i suoi polmoni dal virus, si era sentito costretto a farlo, non poteva non aiutarla. Le sarebbe rimato accanto per sempre, nessuno li avrebbe trovati.

Nella stanza cupa una luce fa capolino seguita da uno strano suono, l'uomo sembra destarsi dal suo torpore, sente il virus chiamarlo, vuole ancora combattere e lui non può tirarsi indietro, è pronto.
Controlla un ultima volta Claudia, si rimette in piedi e riprende il coltello nella mano destra, aperta la porta di ingresso si precipita giù per le scale senza mascherina deciso di aspettarlo in strada.
Arriverà nelle forme più inaspettate, vestendo i panni di coloro che lo sbeffeggiano, che sottovalutano la sua potenza esponendo a rischio tutti gli altri... ma lui brandisce il suo coltello.

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    Scritto da: E. Stillo
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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