Inferno di ghiaccio
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...ero sicura non avrei mai più sentito.
Mi avvicino alla finestra del bagno. La apro. L'aria gelida dell'inverno m'invade. Penetra nelle mie ossa. Guardo la strada sotto l'edificio. Ci sono le macchine parcheggiate ordinatamente, più lontano l'uscita dell'ospedale. L'uscita dall'inferno. L'inferno di ghiaccio, dove le persone perdono la vita, dove diventano fredde come il marmo, quando il loro cuore si gela.
Tre giorni dopo.
In chiesa non ascolto quello che dice il prete. Non credo né in Dio, né che dopo la morte tu continuerai a vivere, che andrai al paradiso e tutte quelle assurdità in cui crede la gente. Penso solo che non ti rivedrò mai più. Ti hanno portato via da me.
Ora devo parlare. Devo dire alle persone tutto e niente. Non mi sono preparata un discorso. Forse nessuna parola lascerà le mie labbra. Infatti, niente. Tutti mi guardano. Hanno uno sguardo triste. "Alberto, era una persona fantastica, un amico magnifico. Gli voglio bene. " Silenzio. Mi ricordo che non ci sei più... " È sempre stato diverso. Unico. Io... Io... " Silenzio. " Io lo amavo... ". Finito. Esco dalla chiesa. Mi siedo sugli scalini. Sento freddo. Il mio corpo gela. Il mio cuore gela. Sei morto. No! Non è possibile. Sì, sei morto... Ti ricorderò per sempre.
"In too deep" dei Sum 41. L'incubo è finito...
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