La stagione della neve
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...escogitammo un modo per attutire la nostalgia di lei. Quando sentivamo la sua mancanza ci intrufolavamo di nascosto nella bottega dell'artigiano che produceva i kimono dell'hanamachi ed osservavamo le donne ricamare a mano, veloci come ragni che tessono la loro ragnatela, immaginandola inginocchiata davanti a quei tavolini mentre intrecciava con dita esperte i fili colorati. Il giorno di Capodanno accompagnavamo le geisha della nostra okiya alla casa da tè e le aiutavamo a portare i doni per le loro insegnanti. Restavamo a guardare quelle donne, affascinate dai loro movimenti aggraziati come passi di danza e dalla loro voce che suonava come una melodia. Qualche volta andavamo all'ochaya, la casa da tè, anche durante il resto dell'anno: spiavamo le maiko che si esercitavano nella danza tradizionale attraverso le pareti di carta di riso, che sono semitrasparenti, oppure ascoltavamo le geisha che dilettavano i loro ospiti suonando lo shamisen, lo strumento tipico giapponese, oppure lo shakuhachi, un flauto di bambù.
Ogni anno aspettavamo con ansia il mese di aprile, per assistere allo spettacolo del Mikaio Odori: la danza dei ciliegi in fiore. I preparativi per l'esibizione iniziavano nel mese di gennaio. La madre si occupava di cercare dei kimono che fossero adatti ... [segue »]
Composto domenica 25 gennaio 2009
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