La stagione della neve
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...lasciava da sole in casa, dandoci l'ordine preciso di riordinare le camere, aprivamo di nascosto l'armadio dei cosmetici. Pasticciavamo con la crema bianca che le donne usano per coprirsi il viso e giocavamo a dipingerci il collo, lasciando una v rovesciata di pelle nuda come le vere geisha. Ci pitturavamo gli occhi, le sopracciglia e le labbra e provavamo a camminare in equilibrio sugli okobo. Scommettevamo tra di noi per decidere quale giorno di marzo sarebbe avvenuto lo spettacolo dei sakura, i fiori di ciliegio che sbocciano, ma quando quel giorno arrivava c'eravamo già dimenticate chi avesse scommesso cosa. Nei giorni di festa la madre ci dava tre ore libere e noi facevamo una corsa per arrivare in cima alla collina ed osservare Pontocho dall'alto. L'hanamachi era uno spettacolo bellissimo: un infinito alternarsi di giardini ordinati e fontane, di okiye dalle piante elaborate ed alberi di ciliegio, di elementi naturali ed artificiali in perfetta armonia tra di loro. Quando eravamo stanche scendevamo a valle rotolandoci sull'erba e rientravamo in casa coi vestiti sporchi, portando con noi la polvere e la terra e mandando okasan su tutte le furie. Dopo la morte della nostra vera madre, meno di un anno dopo,... [segue »]
Composto domenica 25 gennaio 2009
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