Il Mercante di Sorrisi
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...accolto i loro baci segreti. Ogni mattina la fanciulla, appena sveglia, si recava al ruscello, si lavava con l'acqua fresca e frizzante che scorreva e poi restava lì a pettinarsi, specchiandosi nelle chiare acque, e ogni mattina guardandosi ricordava e vedeva riflesso nell'acqua, oltre al suo viso, scuro, trasformato dal dolore, il volto del suo amore perduto. Con lo sguardo ne seguiva i contorni, ne ammirava il profilo, il sorriso, la forza e la sicurezza di quello sguardo, sguardo in cui si era persa, sguardo che cercava in tutte le cose che i suoi occhi malinconicamente sfioravano. Un tempo era bella, aveva i capelli colore dell'oro, gli occhi del colore del mare e come il mare assumevano una miriade di sfumature diverse, ed un sorriso che illuminava tutto ciò che incontrava. Qualcuno del villaggio si era spinto fino alla sua casetta e raccontava che della bellezza di un tempo era rimasto solo il ricordo. Sul viso e sugli occhi della fanciulla era calato un velo scuro, in quel silenzio anche i colori erano diventati tutti scuri, la bella fanciulla che tutti ricordavano non esisteva più. Un giorno un mercante, che girava il mondo senza meta, si addentrò nella foresta. Era ... [segue »]
Composto lunedì 12 ottobre 2009
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