Il presidente e la pastorella
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...al perimetro della vallata per svariati chilometri, senza contare i pericoli dei precipizi. E pensare che un semplice ponticello che si estendesse al disopra della linea ferroviaria consentirebbe in pochi minuti di scendere nella vallata senza incorrere in pericoli. Purtroppo le Istituzioni sono sempre lontane dalla soluzione dei problemi dei cittadini, anche se appositamente delegate dal popolo per risolverli."
Il Presidente, che era un governante dalla parte dei cittadini, consapevole di essere un delegato del Popolo Sovrano e non un Re, intuendo che in quanto affermato garbatamente dalla pastorella v'erano molte considerazioni sociali e istituzionali, le chiese se lei e gli altri pastori avessero fatto presente la questione alle Autorità Locali, e se queste ne avessero interessato l'Autorità Centrale competente. La Pastorella rispose con un sorriso seguito da una flessione della testa, lasciando intendere che contro l'indifferenza dell'amministrazione pubblica nulla si può fare. Facendo "buon viso a cattiva sorte", risalutò lo sconosciuto signore e, scusandosi per la fretta, si incamminò per raggiungere con fatica e pericolo la lontana destinazione.
Conclusa la sua vacanza, il Presidente fece ritorno nel Palazzo Presidenziale e serbando ancora il ricordo della pastorella, convocò immediatamente il suo Consigliere presidenziale al quale raccontò il fatto e lo ... [segue »]
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