Il presidente e la pastorella
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...cittadini e dell'organizzazione sociale in generale sono al collasso, perché ogni cosa per essere approvata e resa fattiva è costellata da ideologie e diatribe, disfunzioni, problemi, compromessi, morali infarcite di grandi ipocrisie, separatismi e propagande atte ad affossare, sopprimere anche molte risorse produttive locali; poi ci sono gli uffici burocratici e ogni altro apparato pubblico, civile e militare, composti in prevalenza da personale lavorante privo di vocazione, fatto che danneggia gli Enti Pubblici e questi ignari lavoratori, affetti, tra l'altro, da problematiche coniugali, familiari e da carenze economiche che inevitabilmente si portano sul lavoro. Con questa politica del disfacimento sociale, economico e produttivo.
Insomma, più che riformare occorre riportare ogni cosa al buon senso e rieducare i cittadini per prima cosa a riprendere l'iniziativa politica. Ma i cittadini potranno anelare a tutto questo solamente conoscendo la Carta Costituzionale della nostra Nazione, i doveri e le funzioni che sono demandati dal popolo a coloro che devono gestire, in loro veci, la Cosa Pubblica. La nostra Costituzione non cita mai nemmeno una volta la parola" potere "e" onorevole "con riferimento alle varie istituzioni e ai membri della Camera dei Deputati, per il solo fatto che il potere appartiene al Popolo!"
Il Presidente della ... [segue »]
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