Il presidente e la pastorella
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...delle sue amicizie; era d'animo buono, gentile di modi, umile e sempre pronta ad aiutare il prossimo; e, malgrado la quasi totalità dei fanciulli e fanciulle della sua età continuassero di giorno gli studi - in quanto sdegnosi di svolgere lavori manuali e umili - ella aveva preferto in primis dedicarsi al lavoro della pastorizia poiché qualcuno doveva accudire i campi e la pastorizia per il bene dell'economia della sua regione, e quindi indirettamente anche per la Nazione. Ella comunque non abbandonò del tutto gli studi, ma cercò con saggezza, pensando al futuro, di disciplinarli al meglio coltivandoli in ore serali, dedicandosi anche a letture varie, in particolare a quelle riguardanti i diritti civili.
Giunse il giorno della convocazione della pastorella a Palazzo Presidenziale. Dopo le presentazioni di rito e la sua sorpresa nello scoprire che il signore incontrato l'estate precedente dinanzi al passaggio a livello era il Presidente della Repubblica, questi passò ad esporle il suo progetto politico-sociale e l'eventuale ruolo che ella avrebbe potuto ricoprire in questo suo progetto. "Vedi - disse il Presidente alla pastorella - nella nostra Repubblica le politiche del lavoro, dell'istruzione, della sanità, dell'ambiente, dell'agricoltura. Della giustizia, della sicurezza pubblica, della vita intima dei ... [segue »]
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