Il canto semplice
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...domani ci apparterrà davvero.
Tu sei un semplice?
Disse il corvo all'anitra.
Non saprei cosa intendi per essere semplice. Per esempio io sono semplicemente un anitra e niente di più. Mai ho creduto in tutta la mia vita, d'esser qualcosa di diverso da quello che sono.
Bene!
Disse il corvo.
Non sei tu quella che cerco, non sei un semplice.
Spiegati meglio corvo, cosa intendi per semplice, e si semplicemente semplicistico, non vorrei che te ne andassi via semplicemente, senza avermi fatto capire cosa significa per te la parola semplice.
Non posso perder tempo nello spiegarti, ora devo andare.
D'accordo!
Rispose l'anitra alquanto adirata ed offesa.
Le larghe ali del corvo presero a fendere di nuovo l'aria rarefatta del mattino e con occhio attento a cercare il suo essere semplice.
Mentre volteggiava in un campo di girasoli sentì un canto semplice elevarsi al cielo sulle ali del vento, senza riuscir a vedere nessuno. Scese velocemente, verso i fiori, ed improvvisamente sulla corolla di un alto girasole vide chi era l'artefice di quel canto, una minuscola afide dalla incantevole voce.
Il corvo le si avvicinò con cautela dicendo:
Ciao splendida creatura!
L'afide era imbarazzata, nessuno l'aveva mai chiamata splendida creatura, anche perché in pochi erano riusciti ... [segue »]
dal libro "Le favole dell'anima" di Cleonice Parisi
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