Il canto semplice
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...a vederla sino ad allora.
Ciao.
Rispose arrossendo l'afide, che cambiò subito il suo colorito da verde ad arancio.
Come hai fatto a vedermi?
Hai una voce bellissima degna di una regina sappilo, e il vento mi ha portato il tuo bellissimo canto.
Grazie. Canto al sole, affinché un giorno il suo cuore possa scaldarsi tanto al mio canto, e trasformare la mia natura in uno splendido uccello dei cieli.
Io non sono nata per fare l'afide, io aspiro a fare l'uccello.
Ahahahahahahhaha.
Rise il corvo.
Ma tu sei un afide, non puoi aspirare a tanto, dovresti cambiare natura e questo corrisponde a morire. Lo sai?
Non c'è un altro modo?
Disse l'afide demoralizzata.
No che io sappia, ma non ti trovi bene in questa vita?
No!
Rispose in modo secco l'afide, aggiungendo:
Ma dimmi. Piuttosto cosa volevi da me!
Dovrei farti una domanda tu sei semplice?
Io?
Assolutamente no, pensa all'afide più complessa della terra e forse avrai visto un quarto della mia complessità. Mi spiace non esserti di aiuto, continua pure il tuo volo, ed io continuerò il mio canto.
No, vorrei restare qui ad osservarti un po', sempre che a te non dia fastidio.
Resta pure, non mi crei nessun disagio.
E la piccola afide riprese ... [segue »]
dal libro "Le favole dell'anima" di Cleonice Parisi
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