Le cento bisacce
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...sdegnosamente sua maestà.
- Pensavo - rispose il furbo uccellino - come sarebbe bello se questo parco risuonasse di grida e giochi di bambini, sire! Sarebbe bello vedere dei vostri nipotini correre qui intorno... -
Gli occhi del re si fecero sognanti e la sua voce si addolcì: - Certo, se solo Chiarastella
Si decidesse, se finalmente pensasse a prender marito... - sospirò Barbadoro.
- Io conosco un modo... - sussurrò Fiordibecco.
- Perbacco! Davvero !? Parla, dunque, uccello sfacciato! -esclamò il re.
- Eh no, sire, prima i patti, poi lo stratagemma! -replicò il pennuto, alzando fieramente il becco in su.
Ormai il re era catturato dal sogno dei suoi discendenti e quindi, deposto ogni regale orgoglio, chiese: - Dunque, che cosa vuoi in cambio del tuo consiglio? Parla, te lo ordino! -
- La vostra barba, maestà! -rispose precipitosamente l'uccellino.
- Cooosa? - urlò il re, facendo un salto veramente insospettabile per la sua età e stringendosi entrambe le mani sulla bella barba - Ma che te ne faresti mai della mia regale barba? -riprese non appena ebbe ritrovato un po' di compostezza.
- Ecco, si dà il caso - soggiunse l'uccellino alzando fieramente la testolina - che anche io, nel ... [segue »]
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