Le cento bisacce
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...tagliarono, cucirono, rifinirono e, in men che non si dica, le cento bisacce furono pronte; un banditore girò per il regno e, con il suo "Udite! Udite!" spiegò a tutti che cosa il re volesse, benché questo fosse quasi inutile, dal momento che la notizia era già trapelata e non si parlava d'altro in ogni dove. Ben presto si formò una lunga coda di uomini davanti al castello: chi giovane, chi vecchio, chi a piedi e chi a cavallo, chi povero, chi ricco... tutti volevano provare a ottenere la mano della figlia del re; ci provò perfino Mastro Grosso, che pure aveva tanto di moglie più cinque marmocchi: ma il Ciambellano reale, che conosceva tutti, lo mandò via a sonore bastonate.
Tutti i pretendenti partirono, il tempo trascorse e, allo scadere del terzo mese, la lunga fila si ricompose davanti al castello: tutti erano tornati con le bisacce piene e la speranza negli occhi.
Chiarastella sedette accanto al padre nella sala del trono e cominciò la sfilata degli aspiranti alla sua mano.
Un cavaliere aprì la bisaccia e ne trasse un superbo leone con un collare di diamanti: - Per voi, mia principessa! -disse. Ma il leone ruggì e Chiarastella ... [segue »]
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