Le cento bisacce
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...Molto impertinente, ma pur sempre un pennuto! -
- Oh, padre, vi prego! - intervenne Chiarastella - Lasciate che ci mostri il contenuto della sua bisaccia! Ha fatto uno sforzo così grande questa creatura, che lo merita più di tutti gli altri cavalieri! -
- E sia! - si rassegnò il re Barbadoro.
Così, Fiordibecco aprì la sua bisaccia e ne trasse un cuore, tutto rosso, che faceva impressione a vedersi per la sua rassomiglianza con un cuore vero, ma era fatto tutto di petali di fiori e piumette e bacche e scintillava tanto che sembrava anche battere.
- Ooooh! - dissero tutti in coro alla corte e anche Chiarastella sembrò colpita.
- È il dono più bello, caro uccellino - gli si rivolse la principessa - e ti vorrò sempre bene per questo, ma... -
- Aspetta! - cinguettò Fiordibecco - Maestà! Presto, la vostra barba! - e, poiché il re tentennava... - Maestà! Un re ha una sola parola, o sbaglio? - incalzò l'uccellino.
- E sia! - sospirò rassegnato il re e, con un paio di forbici d'oro che il ciambellano gli porgeva, tagliò la sua bella barba fluente e la porse al pennuto... ed ecco che, meraviglia! Come la ... [segue »]
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