Il pero e la lumaca

...sulla corteccia.
All'iniziale entusiasmo, però, subentrò il disappunto: fra tutti gli animali che potevano venirlo a trovare, proprio un'insignificante lumaca? Perché non un pettirosso o un'ape? Questo era davvero troppo per il povero Pero, che, di colpo, annaspò come chi sta per soffocare prima di scoppiare infine in un pianto a dirotto.
Sentendolo piangere, la chiocciola, sinceramente preoccupata, gli chiese: - Che cosa ti è successo? -.
- Pruno e Albicocco sono già in fiore mentre io, guardami, non ho neanche una gemma! Non so cosa darei per essere come loro - disse Pero. Rivolse un'occhiata mesta agli altri due alberi da frutto, i loro gridolini di compiacimento che giungevano attutiti alle sue orecchie, e una lacrima di resina gli solcò il volto rugoso.
- Non perderti d'animo, Pero! Vedrai che presto arriverà il tuo momento - ribattè Lumaca con un sorriso incoraggiante.
Pero tirò su con il naso. - Mi domando quando: non so da quanto tempo mi sento dire queste parole. "Vedrai, prima o poi fiorirai anche tu"... Sì, come no -. Un sorriso beffardo gli increspò le labbra.
Lumaca stava per aprire bocca quando l'albero continuò: - Sai? Ogni notte, prima di chiudere gli occhi, mi dico ... [segue »]