Ugo il tarlo
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...Jacopo Ortis, non sapendo quanto fosse stato indovino.
-Fatela finita di piangere - li rimproverò Ulisse - Fatti non foste a viver come bruti, ma...
-e che vorresti fare? - lo interruppe Dante.
-Nominatemi vostro ambasciatore e... andrò in delegazione da tutti i prof!
-Chi ha parlato di professori? - chiese un distinto signore in abito scuro.
-e tu chi sei? - lo interrogarono tutti in coro.
-Madames e monsieurs, me voilà: io sono il vostro salvatore!
Ulisse lo squadrò con diffidenza.
-Qual è la tua isola? - gli domandò a bruciapelo.
-Monsieur, pardon, je ne viens pas da un'isola! Io vengo dalla grande Paris!
-Ho girato in lungo e in largo tutto il Mediterraneo, ma codesta Paris non me la ricordo, anche se tu dici che è grande! - commentò scettico il re di Itaca.
-Non hai ancora detto come ti chiami - continuò Ulisse, sempre più diffidente - e poi, fuori il piano!
-Monsieur, io conosco un insegnante che nel suo liceo di Parigi è riuscito a non far odiare i libri.
-Miracolo! - urlarono tutti in coro.
-Ma come ha fatto?
-Très facile! Lui, appena entra in classe, tira fuori dalla sua borsa un libro e comincia a leggere ad alta voce ... [segue »]
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