Colei che brevemente fu e che mai in vita conobbi
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...pallore angelico, diventando d'un colore normale, persino solare. Le sue ciglia, il suo naso, i denti, la bocca, tutto di lei mi appariva perfetto senza nessun difetto. Era il suo un viso acqua e sapone, senza trucco, dai lineamenti delicati, che dimostrava esattamente la sua età, quasi 17 anni. Era sicuramente carina, direi bella ma non bellissima, non era dotata di un fascino eccelso. Mi sembrava umana, terribilmente umana.
Non faceva smorfie di nessun tipo né cambiava spesso d'umore ma aveva un bel carattere, sempre allegro, disponibile al dialogo, socievole. Dolce nei gesti, aveva però un qualcosa di alterato nel portamento, involontario, forse perché era nobile. I suoi capelli erano bellissimi, lunghi ma non troppo, ondulati, le arrivavano fino alle spalle. Erano bruni, del colore che a me piaceva di più in una ragazza, si era completamente tolta le trecce. Era, in conclusione, una ragazza normalissima, tranne un piccolissimo e irrilevante particolare, era morta più di cento anni fa.
Da questo momento in poi, il racconto assume le vesti del dialogo che io ho voluto chiamare "Dialogo della semplicità", per mettere in evidenza come nella semplicità, e quindi nella purezza incontaminata dei sogni, si possono vivere esperienze ed emozioni trascinanti,... [segue »]
dal libro "Colei che brevemente fu e che mai in vita conobbi" di
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