Sull'uscio
Scegli la pagina:
...ed espressione stupita, gli disse:
- Io non capisco, davvero... non capisco! Aveva programmato tutto in modo così perfetto! Non una traccia, non un prova, non un indizio! Non saremmo mai riusciti ad incastrarla! Perché ha commesso volutamente quello stupido errore?
Dormi forse... Anzi no! No! Sono io che dormo e sogno un tuo gesto! E vedo, in quel sogno, il tuo esile braccio sollevarsi e la tua affusolata mano far segno di raggiungerti, sul letto disfatto, mentre il viso tuo s'illumina di quel sorriso radioso in cui sai miscelare l'incanto dell'innocenza pura e l'intrigo della complicità ammiccante. So che non arriverà quel tuo gesto e che il tuo invito resterà confinato in questa mia ultima fantasia. Ma che importa? In fondo, sia pure per pochi istanti, qui, adesso, sull'uscio di una porta che sto per richiudere alle mie spalle, io ti ho avuta, sei stata mia e all'intima tua essenza, in quel troppo breve ma eterno istante, io, ed io soltanto, ho attinto...
è tardi, devo andare.
Col cellulare ti scatto una foto.
E ti porto con me.
Composto martedì 30 giugno 2009
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti