Malika
Scegli la pagina:
...formata una piccola pozzanghera, la notte era piovuto. Tentai di forzare il cancello di ferro semichiuso, che non ne voleva sapere d'aprirsi, allora mi appiattii e di profilo, come aveva fatto Malika, entrai nello spazio delle due ante socchiuse.
All'interno della cripta non c'era molta luce, dei bagliori cinerei provenivano da finestrelle in alto. La penombra fu sufficiente a mostrami l'interno della piccola cappella. Sul fondo c'era un piccolo altare di marmo, sul ripiano un vaso di vetro dove fiori marcescenti erano diventati tutt'uno con il vetro, colorandolo di un verse spento e striature nerastre. Accanto c'era una statuina del Cristo senza testa e dal corpo bruciacchiato. Un strusciare ai miei piedi mi fece abbassare lo sguardo. Credevo fossero topi, invece sotto l'altare si divincolavano in quella colla bianca, la stessa che avevo fuoriuscire da una statua e che avevo scambiato per un collante, due donne nude. Però, osservando meglio - gli occhi si erano adeguati alla penombra - mi resi conto che non sarebbe stato esatto dire che quelle donne si rotolavano in quell'escrescenza simile a un fungo. Non avevo nessun dubbio che erano le donne a prendere forma da quell'escrescenza fungoide.
Di Malika non c'era traccia. L'ansia e ... [segue »]
Composto giovedì 29 maggio 2014
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti