Le fiamme della vergogna
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...bramosi d'aiuto. Le mani legate strette alle sue spalle avevano ormai un color porpora preoccupante, e tutto il corpo tremava senza sosta.
Ebbi l'impeto anch'io di issarmi sulle mie braccia e correre verso di lei ma subito frenai quel mio folle pensiero, che a nulla mi avrebbe portato oltre ad una rovinosa caduta sul pavè della piazza. Mi guardai in giro, la gente non accennava a placarsi, invocava a gran voce la morte di Stella ed io mi chiedevo quante persone in quella piazza la conoscessero realmente per ciò che era. Non potevo accettarlo. Non volevo accettarlo. Ma non sapevo che fare.
Poi mi accorsi che era stato acceso il ceppo con il quale sarebbe stato dato fuoco a quella sirena, e istantaneamente mi si fermò il respiro.
Rimasi in completo silenzio, inerme, ad osservare la scena mentre tutti attorno a me urlavano, sempre più forte, sempre senza senso.
Ed io ero in silenzio.
Giulio smise di dimenarsi dopo avermi osservato attentamente. Successivamente mi spiegò d'aver creduto che quel silenzio fosse dovuto allo sconforto ed alla rabbia generate nell'impossibilità di agire.
Si sbagliava.
Le cinque o sei persone attorno a me, quelle che mi erano praticamente adese al corpo, probabilmente ... [segue »]
Composto lunedì 8 febbraio 2010
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