Vivian

...cercava, finalmente maggio con il suo tepore, forte come il toro che l'aveva resa viva ma solo voltandogli le spalle, aveva distrutto in mille pezzi l'anima. Solo tra le sue braccia aveva creduto a quell'amore vero in cui tutti credono tanto. Giugno buio e cupo anche se il sole era forte e alto ma Vivian tocco l'albero e pensò che non tutto ciò che si vede è quello che noi vediamo e che forse dobbiamo piantare altri semi per far fiorire altri fiori invece che aspettare che crescano dove ormai non c'è più acqua. Il suo viaggio si concluse a luglio quando arrivò a sforare la sabbia calda di quel mare, che senza nessun remora la invitava ad avvicinarsi e a parlare con l'unica persona in grado di distruggerla: se stesso e ogni suo pensiero. Non è quello che sentiamo a farci cadere giù e solo il peso che noi gli diamo a condizionarci. Se in noi, come nella piccola Vivian è salda l'idea che noi siamo qualcuno e che possiamo anche a piccoli passi raggiungere qualcosa, possiamo dar voce a ciò che siamo. Nessuno è in grado di giudicarci e non pensare che tutto quello che facciamo sia sempre ... [segue »]