Vivian

...inferiore agli altri. Ogni cosa è fatta da ciascuno in modo diverso e ciascuno vive gli attimi, momenti, i secondi della propria vita, secondo quello che sente, percepisce e vive con la propria sensibilità. Vivian urla che non bisogna arrendersi, perché compiendo quel viaggio si era resa conto che tutto può cambiare e noi possiamo renderci migliori ma senza far sentire ad una persona la sua inferiorità, le proprie debolezze per rendersi migliori. Imparare l'umiltà e la pazienza e guardare gli altri come se vedessimo noi stessi e non chiudersi nel proprio egoismo. Non fare le cose come un dovere o perché sono state scelte o fatte da altri ignorando la propria individualità. Bisogna crescere in ogni momento perché la vita possa essere gioia e dolore vero, lottando perché ognuno sia l'artefice d'ogni suo pensiero, gesto, sentiero che percorrerà. Vivian capì che amando se stessa poteva realmente amare gli altri, ma senza gli occhi dell'invidia e dell'ipocrisia perché l'unica persona cui avrebbe fatto del male era solo a se stessa. Vivian ritornò a casa, si asciugò la lacrima consapevole di poter vivere senza nascondersi dietro l'immagine riflessa sullo specchio.