Fuochi incrociati
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...aveva una cultura quasi enciclopedica. Ma tutto ciò non contava, veniva rimosso dai pregiudizi e dalle ottuse ostilità che, per la verità, aveva incontrato sin da quando aveva posato piede sul territorio della grande, libera ed ospitale America. Dopo peregrinazioni infinite e umiliazioni, era riuscito a trovare il posto di guardiano notturno in un megastore. Non era l'ideale, ma aveva trovato un ambiente meno ostico ed ostile del solito, lo stipendio era discreto ed era persino riuscito a farsi apprezzare e rispettare.
Carol, invece, aveva un impiego abbastanza prestigioso e il suo stipendio era ben più corposo di quello del marito. Lo amava o, meglio, lo aveva amato. Dopo sposata aveva avvertito più volte quel grumo alla bocca dello stomaco che, ormai era chiaro, le urlava in silenzio che il suo sentimento si stava affievolendo, anzi si era già affievolito sin da prima del matrimonio. Ma i bambini, il senso della famiglia e la sua fede cattolica le imponevano di continuare e tentare di ridare tono a quei petali afflosciati.
Linda, al contrario di Alfred, non riusciva a rassegnarsi. Aveva giurato a se stessa che, con ogni mezzo, avrebbe smantellato quell'individuo, rendendolo così inaccettabile agli occhi e al cuore di ... [segue »]
Composto sabato 1 gennaio 2011
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