Il sogno di Franca
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...casa, aveva appena munto dalle sue mucche.
Poi, dopo aver fatto la lezione di scuola, ho giocato fino alla sera con le mie amiche a nascondino e con le bambole.
Ho anche cantato e loro sono rimaste sedute sui gradini ad ascoltarmi fino a che la mamma mi ha chiamata per la cena.
Franca aveva dovuto lasciare la scuola senza finire la quarta elementare ed era cresciuta in fretta.
Il padre, quando non beveva, lavorava saltuariamente come muratore e portava a casa pochi soldi per sopravvivere e la madre doveva continuare a lavare conche di panni per le signore benestanti.
Lei doveva fare da madre ai suoi fratelli, da cuoca, pulire i pavimenti di mattoni rossi ormai logori di quella vecchia casa alla periferia della città e non aveva più il tempo di vivere la sua infanzia come tutti i bambini della sua età. Non giocava, non cantava, non rideva.
Quando aveva appena compiuto quattordici anni, fu mandata a lavorare da una donna che faceva la sarta, così avrebbe imparato un mestiere che le avrebbe fatto guadagnare un po' di soldi da portare a casa e le sarebbe servito anche per il futuro.
Con una paio di zoccoli di legno ... [segue »]
Composto domenica 16 maggio 2010
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