Desideri imbiancati
Scegli la pagina:
...La neve cadeva sulle luci natalizie addobbate nei balconi milanesi, e il grande albero preparato su quella piazza si era privato del suo colore originale. Ricordò di aver visto la città completamente bianca. Il bianco l'adorava, era puro, innocente, unico. Le dava senso di protezione. Mirta aveva chiacchierato un po' con i suoi amici quella mattina e, dopo essersi diffamata, con le vene infreddolite era ritornata nella sua casa completamente vuota. I suoi genitori erano partiti per una settimana e suo fratello viveva a Londra da ormai due anni. Mirta aveva dentro sé solo ricordi, meravigliosi ricordi. Dalla sua scatola tirò fuori, poi, una lettera. Forse la più speciale. La rilesse con magia e favola e felicità e quando terminarono le parole si accovacciò sul suo morbido letto e si addormentò in un sogno illusorio, chiuse gli occhi e pensò al passato e alle parole contenute in quel foglio: Caro babbo Natale, per Natale vorrei...
Cosa mai poteva volere? Un giocattolo nuovo, una casa di barbie, una playstation? E così ritornò indietro di dodici anni, erano tempi diversi, tempi da sognatori, tempi in cui i desideri non restavano sul suo cuscino. Tempi in cui Mirta iniziò a sognare. E forse ... [segue »]
Composto lunedì 19 dicembre 2011
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti