Desideri imbiancati
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Mirta era immobile accanto allo stereo, le note la cullavano, la musica le massaggiava l'anima e le parole le accarezzavano il cuore. Ogni cosa era al suo posto. Indossava i soliti guantoni di lana, quelli che da sempre era abituata a portare. Il freddo si era fatto risentire e solo i suoi grandi stivali potevano scaldarla. Mirta adorava i ponci, poncio caldo e celeste. Oh! Com'era forte il desiderio di un abbraccio. Le finestre della sua camera erano serrate da troppo tempo e una stufa accanto ai suoi piedi era l'unica fonte di calore. Quel giorno non era particolarmente bella, era normale. Ma la sua dolcezza si rispecchiava più di qualsiasi altra cosa, e la sensibilità di amare. La musica le muoveva quasi le corde del cuore, a volte si trovava a canticchiare parole che per caso aveva già udito e a volte capitava che si muoveva lentamente con la voglia di danzare. Perché Mirta amava danzare, rotolarsi come farfalla, sirena, rondine. E poi schiudeva gli occhi e la vita le regalava il dono del sorriso e della felicità, perché essere felice era un suo desiderio ormai sepolto. Mirta si voltò per caso e si ritrovò accanto alla sua scatola ... [segue »]
Composto lunedì 19 dicembre 2011
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