Inutile incontro

...aveva iniziato
la sua canzone.
Confortably Numb dei Pink Floyd, "Piacevole insensibilità" o "Piacevolmente insensibile".
Onirici versi di allucinazioni o ricordi di bambino, perdita del dolore, un'iniezione, forse eroina.
Malattia di un uomo, il piacevole distaccamento dalla realtà e la pace dell'anima, nella tranquillità
del proprio essere. Un'assolo finale da guerra dei sensi, un misto tra la vita e la morte.
Era la canzone di cui avevo bisogno, dopo quell'amara discussione, un po' di insensibilità avrebbe
asciugato il fuoco che bruciava.
Origliavo le discussioni sussurate dei pensieri dei locandieri, quasi a cercare un discorso in cui
potermi inserire. Mi ipnotizzo di voci inesistenzi, dei fruscii di giornale, e di libri. Mentre tutti
appendo i propri occhi verso il basso, i miei cercano caverne di scambio.
Abbasso anche i miei, e comincio a grattare il tavolo con la chiave della mia auto.
Quasi lacrimando, una shell di comando mi fa scemare l'equilibrio e lascio scivolare i gomiti, bevo
un sorso, mangio un paio di arachidi e accendo un'altra sigaretta.
La chitarra continua il suo giro, ma quasi sta finendo. Riff di malinconia e battute lente spingono
ancora più giù la mente, e mi ritrovo a fissare un punto inesistente del mondo e fare di teatro il
muro della mia ... [segue »]