Casa
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...di quella sera, solo poche cose essenziali. Mio padre che strillava: "Ti avevo detto di comprare da bere. Dov'è la mia bottiglia?" Io che rispondevo che ci sarei andato non appena finito di suonare quella nuova canzone e lui che urlava ancora. "Hai sentito donna? Questa spaccatimpani va prima dei suoi genitori." E poi è successo quello che non doveva succedere: mio padre che strappava la pianola dalla sua postazione, la alzava sopra la testa e poi la sbatteva contro il pavimento una volta, due volte, tre volte, quattro volte... otto volte in tutto. E a ogni volta saltava qualche tasto o qualche pulsante. L'unico ricordo nitido è un Do diesis che mi finisce in faccia. Altri tasti erano sparsi per il pavimento. E mia madre che, dopo essere arrivata anche lei sul posto, dice: "e ora voglio vedere che scusa hai per disobbedire ai tuoi genitori."
Non ho mai creduto di avere i poteri e non ho mai pensato di essere speciale, se non una volta, mentre tornavo con la spesa dei miei a casa. Nella busta c'erano solo bottiglie, tutte piene di whisky. Ricordo mio padre che disse: "Ah, finalmente!" E che poi cambiò espressione quando presi ... [segue »]
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