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Non ho mai creduto di avere dei poteri e non ho mai pensato di essere speciale. Neanche per i miei genitori. Mi sono sempre considerato un bambino come gli altri, ma non un figlio. Sicuramente mia madre qualcosa ha fatto per mantenermi vivo fino a quest'età, tra un sorso di whisky e l'altro. Mio padre anche, quando non era troppo impegnato per fare a lotta con mamma. Ho sempre cercato di non chiedere mai nulla a loro, perché sono un bambino e non un figlio. E un bambino ha sempre paura della gente che strilla e che scatta per un "ciao mamma" detto a denti stretti.
Non ho mai creduto di avere i poteri e non ho mai pensato di essere speciale, nemmeno quando sono riuscito a guadagnarmi la mia prima pianola, facendo i compiti a qualche mio compagno di scuola e qualche lavoretto nei giardini dei vicini. Quella volta i miei non lottavano più tra loro, ma contro di me. Mi ricordo solo "Hai visto che è finito l'whisky e tu ti sei comprato quella spaccatimpani. Cosa credi, che i soldi crescono sugli alberi?" E poi "Spegni quella merda di musica, beethoven del cazzo, e vai a comprare da ... [segue »]
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