Narrativo


Scritto da: Cleonice Parisi
in Racconti (Narrativo)

Il volto oltre la maschera

Uno strano uomo giunse in città, camminava incurante tra gli sguardi curiosi della gente, nelle strade affollate e intasate dal traffico; il suo passaggio non poteva restare inosservato, poiché aveva a seguito un rumoroso gregge di pecore e sul volto una maschera da ariete.

La notizia si... [continua a leggere »]
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    Scritto da: Cleonice Parisi
    in Racconti (Narrativo)

    Un pesce fuor d'acqua

    Sal era un pesciolino alquanto anomalo, amava nuotare a pelo d'acqua, a differenza di tutti gli altri pesci della sua comunità che nuotavano ad una certa profondità. Gli abissi del mare per Sal però erano troppo bui, ed egli aveva sempre cercato di raggiungere quella luce chiara che fievolmente... [continua a leggere »]
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      Scritto da: Cleonice Parisi
      in Racconti (Narrativo)

      Carpe diem

      E tu gioia, luce del mio sorriso eri solita dire:

      Carpe diem. Cogli l'attimo amore, perché la vita è sì fuggevole cosa, ma la tua forte mano possa trattenere le mie vesti affinché il vento non mi sospinga lontano da questi lidi che amo ma che non più proclamo.

      Troppo fragile eri per... [continua a leggere »]
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        Scritto da: Cleonice Parisi
        in Racconti (Narrativo)

        È nato prima l'uovo o la gallina?

        Era giunto il tanto atteso momento: la gallina non era in se dalla gioia, il suo unico uovo stava per schiudersi, il ticchettare del piccolo becco all'interno del guscio era sempre più frenetico e in pochi momenti una testolina minuta spuntò fuori, due occhietti scuri si aprirono alla vita... [continua a leggere »]
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          Scritto da: Cleonice Parisi
          in Racconti (Narrativo)

          Una Stella di giorno

          Su un ciglio di strada un anziano uomo era in ginocchio, in mano aveva un cartello con su scritto “aiutatemi ho fame”. Lo osservavo ormai da mesi la mattina nell’andare in ufficio era lì e così la sera al mio rientro. Quante volte mi ero chiesta che senso avesse quell’esistenza, fatta di silenzio... [continua a leggere »]
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            in Racconti (Narrativo)

            I morti viventi: Rufus.

            Era una mattinata fredda.
            Il vento ululava nella stretta stradina che dal porto conduceva al Foro.
            Gelide raffiche di vento investivano, a tratti, le tante persone che si affollavano nel piccolo porto di Pompei.
            Urlavano e si sgomitavano per afferrare la merce scaricata dalle navi senza... [continua a leggere »]
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              Scritto da: Mario Bianco
              in Racconti (Narrativo)

              Pensieri lontani

              Il sole era ancora alto, lo zaino aspettava floscio sulla panca del piccolo albergo appoggiato ad un larice secolare. L'odore di resina impregnava l'aria intorno mentre il mio sguardo vagava selle cime seguendone le curve, ora dolci, degradanti verso la valle che laggiù si stava perdendo... [continua a leggere »]
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                Scritto da: IGNAZIO AMICO
                in Racconti (Narrativo)

                Angiliddru

                Tutti in paese lo chiamavano Angiliddru, che significa Angioletto, ma nessuno conobbe mai il suo cognome, nemmeno l'interessato, ed anche a conoscerlo non sarebbe stato necessario usarlo per identificare un personaggio tanto noto: Angiliddru era lui e nessun altro.
                Dell'apparente età di 45 anni... [continua a leggere »]
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                  Scritto da: Concetta Antonelli
                  in Racconti (Narrativo)

                  Piccola storia tra sorriso e lacrima...

                  Storia di un rametto di mimosa addì 8 marzo 2008...

                  Quel rametto di mimosa era caduto per terra.
                  Faceva parte di un grande fascio di mimose e orchidee che Gianantonio Dalla Rovere Sbilenchi aveva comprato per Andreina Tumistufi Nasinsu, in occasione della festa della donna.
                  La fioraia, poco... [continua a leggere »]
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