Nel parcheggio del supermercato fa freddo. E'all'aperto e la serata è rigida, poi, in questo spazio con pochi alberelli giovani e magri, il vento la fa da padrone, ed è un vento di dicembre, compie il suo dovere di buon vento gelido che ti accende il desiderio di casa... Il ragazzino compare... [continua a leggere »]
Ricordo che piangeva quando l'incontrai. Fu in un tiepido venerdì di fine marzo e mi stavo dirigendo all'aeroporto di Treviso perché esigenze editoriali mi obbligavano a recarmi nella Capitale. Tuttavia non avevo ancora scritto una riga ed il giorno dopo sarei dovuto essere in redazione con un... [continua a leggere »]
"Scricciolo" mi chiamava, suonava così strano allora che se ci penso, rido ancora. Gli avevo donato un aspetto, delle sembianze alquanto atipiche, nel mio segreto immaginario si trattava di un esserino ciungoso dal colore verdastro il cui odore si può pensare simile a quello di una Big Bubble... [continua a leggere »]
Nico fischiettava. Non aveva un motivo particolare per farlo, o per essere felice. Ma era vivo, era giovane, la giornata era frizzante, i suoi ormoni si diffondevano allegramente in tutto il corpo e, soprattutto, fra qualche minuto Sarah avrebbe attraversato quella strada, con un po' di... [continua a leggere »]
La lasciai lì, sul marciapiede, col casco teso verso me, credeva l'avrei riposto nel bauletto della moto come da tanto facevamo tutte le notti. Detti gas e fuggii perché troppo dolore mi procurava il dividermi in due.
Corsi per la città come un pazzo. Spensi il telefono che mi assillava col... [continua a leggere »]
Caro Gesù bambino, ti scrivo dopo tanti anni, perché i "grandi" non ti scrivono più. L'ultima volta che ti ho scritto me la ricordo ancora, ti chiedevo tanti giochi, tante cose, tanti dolci... adesso ti chiedo ancora di più.
I bambini diventano grandi, crescono, maturano... e tu dal cielo... [continua a leggere »]
Sono l'uomo dei ghiacci, vivo nel gelido mondo delle nevi, regno sui miei cristalli e li proteggo dal mondo. Anche il mio corpo è di cristallo, ed è il freddo gelido di queste terre ignote che mi da forza e energia, di quello che vi è oltre le mie terre non mi importa nulla. Il mio avanzare... [continua a leggere »]
Maddalena abitava sulle colline pietrose della Murgia, quasi al confine con la Lucania. Colline aspre, segnate dal tempo, un tempo antico. Antica era la sua casa di pietra, un trullo, antico il volto di suo padre, pastore come il nonno, antico il viso di sua madre, segnato da un lavoro duro... [continua a leggere »]
Il pomeriggio di lavoro era iniziato con la stesura di una complessa relazione bancaria, la mia collega la temutissima signora Lucia, con la sua spiccata sensibilità elefantina, aveva catapultato il primo cliente in stanza senza neppure avvisarmi.
Ero una piccola vela in balia dei venti del vivere, oggi sono un veliero che solca il suo mare consapevole della rotta da percorrere, seguendo la scia di una luce unica e magica, la luce del cuore.
La luce filtrava dalle grandi finestre dell'antica villa, ormai, disabitata da tempo. Le... [continua a leggere »]