Appoggiati a me, Montag
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...sono lasciata trasportare dalle mie tensioni familiari.
Aveva esitato un istante e Julie l'aveva vista, mentalmente, con la fronte aggrottata e i pensieri che vagavano.
... i tuoi romanzi sono stupendi e tu lo sai. In realtà volevo solo provocarti un po'. Per farti reagire. Sei la mia migliore amica, lo sai...
Julie annuì.
... Ti voglio bene. Ciao.
Si era alzata, aveva afferrato la cornetta e iniziato a fare il numero, quando aveva avvertito il suono del campanello.
Ma chi poteva essere?
Era la signora Baldi, la sua dirimpettaia, nonché la sua ex padrona di casa. Le aveva venduto l'appartamento da cinque anni, probabilmente in un momento di smarrimento, dato che era sempre stata fermamente decisa a non vendere i suoi locali e, infatti, a più di settant'anni, con una serie di acciacchi più o meno gravi, si ritrovava a fare i conti con gli altri due affittuari che abitavano negli appartamenti di sua proprietà.
Julienne aveva sbuffato quando aveva avvertito il secondo, invadente trillo del campanello.
Quella donna era insopportabile! Aveva dei modi di fare arroganti, era scontrosa, pettegola e, il suo volto, sciupato da numerose rughe, non conosceva il sorriso. Al contrario, era sempre contratto in una smorfia ... [segue »]
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