La Simbionte
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...realtà molti erano i doveri, e ben poche le ricompense. Forse per questo Liun dormiva male, con tutti quegli incubi, aveva paura di perderlo, o che la sua mente prendesse una distanza da lei e dalle cose che ben avrebbe potuto dire di averlo perso.
- Racconta!, -
- c'era una volta... -
- No, non così, dì tutto subito rapidamente, conciso! –
- Nacque Tutto, ci fu qui, fu chi ci fece, crebbi, tu pure, ti attesi, e mi volesti, e io pure, ed ora eccoci!, - scherzò Lars.
- No, neppure così non va... -
- Manca qualche aneddoto? –
Non era questo. Era che non gli stava chiedendo di giocare, era stufa della solita filastrocca. Voleva sapere.
- Sai che non posso dirti nulla di Altro Quando... -
- e invece sì che puoi! C'era, una volta... Dillo!... –
- c'era, una volta... -
- Ma no, dopo, che c'era? Cioè, prima, allora... -
Voleva dire Liun, all'Inizio. Lars aveva capito. Cercava sempre con qualche escamotage di estorcergli la Verità, ma lui non poteva, perché il Cambiamento avrebbe potuto essere loro fatale; così cercava di distrarla, ma neppure le Clessidre con gli ologrammi che le aveva acquistato nei Bazar l'avevano soddisfatta...
Quando entrò il Sacerdote Sazz ... [segue »]
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