Un amore impossibile, o quasi
Capitolo: 15Scegli la pagina:
...volte avevo giocato e gioito, era stato crudele con i miei affetti.
Eravamo amici, io Enrico ed il mare, un'amicizia lunga diversi anni.
Ogni anno la stessa spiaggia, lo stesso posto, gli stessi saluti e gli stessi addii.
Un attimo, uno sguardo che s'inabissava, un gemito di paura, tante urla. Fu l'ultimo addio per il mio amico Enrico. Un amore, fraterno ed indelebile, rubato da un amico subdolo, arrogante, meschino, il mare.
Mare, che nel tuo silenzioso abisso, nascondi i segreti dell'umanità, quale fu la tua bravata nel distruggere la nostra amicizia. Avevi forse paura che la mia amicizia con Enrico avrebbe preso, prima o poi, il sopravvento su te. Tu che stai ad oziare e a rimuginare, tu che invidi chi ti naviga e non va a fondo.
Grazie Enrico per i bei ricordi, che ancora oggi, mi fanno vivere momenti spensierati, quali la nostra adolescenza. Sei il faro che, nelle notti di burrasca, avvisa i marinai intrepidi.
Mentre ero ancora immerso nei ricordi, un rumore assordante mi ha distolto, era arrivata la macchina per pulire la spiaggia.
In lontananza vedevo arrivare i primi bagnanti che indossavano vestiti per proteggerli dalla temperatura mite.
C'eravamo dati appuntamento alle 9: 00 ... [segue »]
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