Scritto da: Marco Teocoli

Un amore impossibile, o quasi

Capitolo: 15

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La spiaggia era cosparsa di piccoli rifiuti, aspettava qualcuno che la avrebbe ripulito e la avrebbe preparato per un nuovo giorno. Erano le sette e mezzo di una domenica speranzosa di sole, quando mi apprestai a calpestare le orme lasciate il sabato sera da gruppi di giovani ragazzi.
Osservavo la spiaggia deserta ed ammiravo le linee sfuocate della costa. La battigia era come una lavagna cancellata, ma portava ancora i segni delle parole scritte da qualcuno. Si. In quel caso erano le parole del mare che ad ogni onda affievoliva la sua forza e lasciava dei messaggi.
Una bottiglia di plastica, annerita e consumata dal tempo, depositata proprio lì sulla battigia, mi faceva ascoltare il messaggio di un mare stanco e pieno dei nostri rifiuti.
Mi ero seduto in modo da farmi accarezzare, con il suo moto, le punte dei piedi.
Il mare con dispetto e con fare subdolo fra un'onda e l'altra m'inondò della sua schiuma fredda e salmastra. Era come se volesse giocare. È come quando giochiamo con il proprio cagnolino.
Ma lui (esso) non è una bestiolina.
In quel momento ricordai quanto fu pericoloso giocare con qualcosa più grande di noi. Il mare, con il quale più ... [segue »]

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    Scritto da: Marco Teocoli

    Commenti

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    quando vuoi mi riempi di complimenti e ti ringrazio. mi fa piacere e lo sai, ma tu non sei da meno, anzi è grazie anke a te che continuo...
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    postato da , il
    Ogni tanto rileggo qualche capitolo, che li ritrovo a saltare e cerco di ricollergali i primi con gli ultimi (che si fà per dire) ma, ho perso il conto!
    Comunque Tu, non ci pensare e continua sempre il tuo racconto tanto primo o poi li riligherò come è di giusto fare!
    Marco sei stupendamente stupendo.

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