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...e dappertutto regnava il caos.
La guerra durava da così tanto tempo che nessuno più ricordava il quando, il perché e il per come fosse iniziata. Toccò anche al mio papà fare il soldato. Il giorno della partenza alla stazione lo tenevo stretto per mano.
- Perché papà? - gli chiesi.
Non rispose subito, ma poi disse:
- Per un mondo migliore... -; ma la sua mano tremava tanto tanto. E poi io sapevo leggere eh? E quelle parole le aveva imparate da quei grandi fogli bianchi appiccicati alle mura delle case per tutta la città, e allora quando il convoglio inghiottì papà, lo chiesi anche alla mamma:
- Perché mamma? -
- Stai tranquilla, papà Bartolomeo lo hanno mandato a far la guerra in un paese lontano, ma così lontano che quando lui arriverà la guerra sarà già finita.
Quando il sole lasciava il posto alla luna allora le sirene strillavano, cerchi di luce si agitavano in qua e in là nel cielo e il rombo lontano degli aerei pareva il tuono di una burrasca assai vicina.
Era di notte, una notte d'inverno più fredda delle altre, quando sulla città caddero le bombe. Mi levarono dalla mia casa e nel ricovero mi ... [segue »]
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