Prescelto
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...cui la paziente ha viaggiato fra la vita e la morte fino a quando una scossa violenta l'ha placata come stordita. Pensammo che ormai fosse andata, avevo preso la cornetta per avvisarvi quando il respiro divenne regolare, le guance s'infiammarono di colpo e gli occhi si aprirono davanti a noi." Il marito, con il battito del cuore accelerato, sibilò: "Che ore erano?" "Mezzanotte e cinque minuti esatti."
Beh, come un'antica profezia, si ritrovarono a festeggiare metodicamente l'anniversario di matrimonio per i diversi anni avvenire, e in tutto quel tempo la regina bianca tornò in corsia, non più in chirurgia ma in oncologia, specializzandosi pur di essere l'angelo di luce e di speranza per chi è immobile fra la vita e la morte. E suo marito, testimone oculare di quella resurrezione. Adesso, davanti alle loro lapidi, dipartiti quasi in un unico e solenne viaggio, iniziato in ospedale con fugaci sguardi e silenti saluti fino all'apparizione di lui che si caricò sulle spalle la sofferenza di una perfetta sconosciuta. "Fui come un messaggero, una missione nella valle del dolore." Spiegò lui a chi glielo domandasse. Lei, invece fu meno poetica. "Qualcuno segnò il destino di Faythe, la regina bianca e di Gabriel, il prescelto."
E io sono ancora qui, regina bianca della Pneumo, indossando il mio camice, bardandomi con i dpi mentre dalla tv i tg danno i dati sui contagi da Covid 19. Guardo la foto di Faythe appesa al muro ed esclamo a voce bassa: "Adesso tocca a me. Grazie, mamma!"
Fine.
Composto martedì 27 marzo 2018
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