Prescelto
Scegli la pagina:
...sua città dove la clinica oncologica era all'avanguardia. Lui doveva riprendere il posto di lavoro. Dal mattino fino alle cinque del pomeriggio, Sofia, la madre, era al suo capezzale fino a quando il marito li raggiungeva rimanendo con lei fino all'alba. Nonostante ciò, le condizioni peggiorarono, era costantemente sostenuta dall'ossigeno e il suo schermo visivo era ridotto a una parete bianca. "Sin dalla prima volta che ti vidi apparire in chirurgia, con quel tuo maestoso mantello bianco, non ho avuto dubbi: eri la donna della mia vita." Glielo disse una mattina, all'alba, aveva perso completamente la sua fiammeggiante chioma rame e la nuca era avvolta da una bandana, ma per lui era sempre quella splendida giovane libellula che folleggiava fra le degenze. Quella stessa sera, lo chiamò sua sorella Tiziana, comunicandogli che a mezzanotte, avrebbero avuto una riunione straordinaria in chiesa, in profonda riverenza e in ginocchio, per intercedere alla guarigione. Avevano esteso l'intercessione a più chiese per un'unità spirituale generale. Il mattino dopo, sul posto di lavoro, squillò il cellulare con visualizzato il nome di Sofia: gli si bloccò il respiro, riuscì ad aprire la comunicazione al terzo squillo. "Vieni subito... tua moglie... mia figlia è..." Fu ... [segue »]
Composto martedì 27 marzo 2018
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti