L'interrogatorio
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...prigioni così in generale, ho cercato di capire in quale locale potrebbe trovarsi un passaggio...".
"E così avete puntato la lavanderia".
"Infatti. Era il locale dove più facilmente ci poteva essere un passaggio verso l'esterno, che usavano tempo fa per portare dentro e fuori le divise. Però evidentemente avevano paura che qualcuno lo usasse per scappare e l'hanno murato. A turno lavoravamo lì, e siamo riusciti a trovare un punto del muro dove suonava vuoto".
"Sempre lei è stato, naturalmente".
"Beh, certo".
"Niente male per un pluriomicida con la quinta elementare. Il cervello della banda".
"Perché, non crede alle mie capacità? E poi, con questo pluriomicida...".
Swish, swish...
"Lei come lo definirebbe uno che uccide tre persone? Uno scippatore?".
"Eh... Questa storia l'ho già sentita. Il primo era il marito di mia sorella, che la massacrava di botte. Lei che avrebbe fatto, al posto mio?".
"Certo non l'avrei buttato dalla finestra. E gli altri due?".
"Lo sapete, lui era imparentato con quelli di una cosca: sono venuti a casa a farmi la pelle ma li aspettavo. Lei li avrebbe lasciati fare, mi dica?".
"Vabbè, è inutile riparlarne. Comunque, conferma che l'iniziativa è stata sua?".
"Certo".
"E magari gli ... [segue »]
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