L'interrogatorio
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...Swish, swish...
"Non è detto, Anselmi. Dipende molto dalla tua collaborazione".
"La mia collaborazione? Ma se vi sto dicendo tutto...".
"Ne riparliamo. Intanto andiamo avanti".
"Beh, non c'è poi tanto da dire. Quando ci sono stati gli incendi non ci è sembrato vero: il buco era pronto, stavamo tutti fuori, abbiamo solo dovuto svicolare fino alla lavanderia...".
"Che combinazione, eh?".
"Insomma... Lei certo non lo sa che cosa significa stare dentro quella cella, a vedere sempre lo stesso panorama, a fare le solite cose tutti i giorni, sapendo che tutti i giorni saranno uguali... Non c'è svago che tenga, non è certo una visita ogni tanto che ti tira su. Se devi farti cinque anni magari aspetti, pensi che con un'evasione poi ti danno il doppio... Ma con l'ergastolo c'è poco da fare. Me la farete pagare, lo so, ma più di questo...".
"Ti ripeto, dipende anche da te. Ci sono delle cose che non ci hai detto, e che potrebbero aiutarti nella tua permanenza futura. Pensaci".
"Ma perché, cos'è che non sapete, ancora?".
"Per dirne una, chi ha dato fuoco ai materassi".
Swish, swish...
"Ma come glielo devo dire? È stata una combinazione. Una fortuna...".... [segue »]
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