Il vecchio e la ragazza
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...per la testa non poteva comprenderlo nessuno, né i suoi genitori, né i suoi zii, tanto meno suo cugino e in questo caso, neanche io. Genitori e parenti di lei parlarono di tutto, avevano molte cose da dirsi dopo anni che non si vedevano.
Fia guardava spesso il cugino per scoprire qualunque minimo turbamento ma lui si mostrava impassibile, neanche la guardava, sembrava che lei non esistesse per lui. Una mazzata per la vanità di Fia. Ogni tanto qualche occhiata gliela dava lo zio ma non seppe capire la natura di quello sguardo, però arrivò alla conclusione che si sarebbe fatta palpare volentieri dallo zio pur di fare un dispetto al cugino. Ma fu un pensiero senza alcun fondamento che morì sul nascere. Lei desiderava suo cugino, non sopportava di non essere desiderata e si caricò ancora di più. Lei, che quando camminava per strada, a scuola faceva girare anche le statue, che si sentiva addosso gli sguardi famelici dei maschi che la spogliavano e la violentavano con gli occhi, lei il sogno proibito di tutta Leonforte, ignorata così da un bamboccio. Ma non si voleva dare per vinta. Ad un tratto, sua madre, accorgendosi che quei discorsi stavano annoiando ... [segue »]
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