Il vecchio e la ragazza
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...Enna”, chiese la madre alla ragazza per non farla restare per troppo tempo chiusa in casa. “No mamma, preferisco restare qui, magari più tardi mi farò una passeggiatina”. E così Fia restò sola per l’ennesimo pomeriggio d’agosto. I suoi zii erano partiti portandosi con loro quel bamboccio di suo cugino. “Meglio così, non lo voglio vedere mai più”, pensava. Quel ragazzo non le aveva fatto nulla di male, almeno volontariamente. Sdraiata nel suo lettino a faccia in su, nella solita posizione di meditazione, cercava ora di mettere un po’ di ordine nella sua vita e soprattutto nei suoi pensieri e lo doveva fare da sola come sempre. Il suo viso lunare, avvilente, etereo, mascherava quel suo sentirsi creatura persa. È tremendo cari lettori, il fatto che una ragazzina di soli 15 anni debba ritrovarsi talmente sola da non poter avere l’aiuto di nessuno in un momento della vita così delicato. Si trovava lì da sola, in quella stanza disordinata ma mai quanto i suoi pensieri. Si sentiva confusa, stanca, disorientata. Si rendeva conto che non poteva continuare così, sarebbe andata a finire in un manicomio in preda ad un forte esaurimento nervoso. Si rendeva conto, ora più che mai, che ... [segue »]
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