Un amore impossibile, o quasi
Capitolo: 16Scegli la pagina:
...della strada in un locale ricreativo dove andava spesso a giocare con il biliardo.
Giunsi sul posto indicatomi, posteggiai la moto, in modo da averla sempre sotto occhio, ed entrai nel locale.
Mi sentii osservare dalla testa in giù da tre persone che smisero di giocare non appena entrai. Il locale era invaso da una fitte nube di fumo, alla faccia del divieto. Naturalmente a me non dava fastidio!!!
Vidi il Sig. Pippo seduto in attesa del suo turno di gioco e mi avvicinai verso di lui. Prima che finissi di fare un passo verso il Sig. Pippo, qualcuno dietro di me, con una voce vibrante, che le corde vocali facevano intendere di non aver mai conosciuto un cucchiaio di lisomucil in vita loro, chiese: scusassi ma a cu cerca ah!!!
Mi voltai e gli risposi che stavo cercando il Sig. Pippo. Alla mia risposta, il Sig. Pippo mi guardò e mi disse: e tu cu si ah!!!
Mannagggia non mi aveva riconosciuto neanche stavolta, pensai.
Sono io, Marco, l'amico di suo figlio Matteo, ricorda? Giocavamo insieme nell'arenella.
Non vi dico le esclamazioni di gioia che il Sig. Pippo esternò. Finalmente, dopo una serie di cerimoniali, di caffè per tutti, e di ricordi ... [segue »]
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